Quali sono i criteri per scegliere un baby monitor a batteria? Tipologie, funzioni, alimentazione, migliori prodotti e costi

Abbiamo avuto un figlio e siamo alla ricerca di tutto quanto ci possa essere utile per crescerlo al meglio. E ci siamo già posti il problema di come sia possibile controllarlo a distanza, dato che, inevitabilmente, anche essendo a casa non potremo essere fisicamente accanto a lui 24 ore al giorno. Così abbiamo imparato che esistono i baby monitor, apparecchi nati appositamente a tale scopo, e che esistono anche baby monitor a batteria.

Baby monitor a batteria: cosa significa

I baby monitor sono apparecchi per controllare il bambino a distanza. Il trasmettitore, o unità bambino, si pone accanto a lui e trasmette audio e immagini. Il ricevitore, o unità genitore, le riceve e ci consente di controllare se tutto è a posto o se vi sono problemi. Per questo, l’unità genitore deve essere sempre accanto a noi e l’unità bambino sempre accanto a lui. Questi apparecchi di solito sono alimentati tramite un cavo elettrico e/o da batterie di vario tipo.

Quando può essere utile?

A volte la nostra vita è molto “movimentata” anche all’interno di casa. Magari perché abbiamo più figli da accudire, oppure perché dobbiamo occuparci del bebè ma anche delle pulizie o della cucina.  Quindi ci spostiamo spesso tra una stanza e l’altra. Oppure abbiamo la fortuna di avere una bella terrazza od un giardinetto da sfruttare. In questo caso, è ovvio che il nostro baby monitor debba essere super portatile e quindi funzionare a batteria per non obbligarci a fare attacca e stacca dalle prese elettriche ogni volta che ci muoviamo!

Cosa ci offre?

Prima di deciderci all’acquisto, vogliamo sapere tuttavia se i baby monitor a batteria ci garantiscono le funzioni di cui abbiamo bisogno. Da questo punto di vista possiamo stare tranquilli. Questi baby monitor ci consentono di scegliere la funzione audio (anche a due vie), oppure audio e video. E’ possibile averne anche di più avanzate, come la telecamera ruotante che segue i movimenti del bambino. Oppure avere funzioni extra tipo il sensore di temperatura della cameretta o la trasmissione di ninne nanne.

Alimentazione

Esistono due tipi di alimentazione: a batteria ricaricabile (al litio o NiMH, nichel metallo idruro) oppure quelle sostituibili usa e getta. Talora i modelli con batteria ricaricabile tramite corrente elettrica possono offrire maggiore longevità e performance rispetto a quelli con batterie usa e getta. Per una scelta opportuna, bisogna valutare quante ore di autonomia garantiscono ed in quali condizioni. E’ importante valutare anche se hanno una funzione di risparmio batterie: alcuni modelli infatti vanno in “pausa” se il bimbo è tranquillo e si riattivano solo quando inizia a piangere o muoversi.

Baby monitor a batteria: a cosa porre attenzione?

Dobbiamo considerare che, di solito, le ditte produttrici indicano la durata delle batterie in ore, ma è importante approfondire la questione. In genere si intende che sono ore a piena carica: quindi va valutato se e come l’autonomia diminuisce al diminuire della carica. Inoltre bisogna capire quanta autonomia lo strumento offre se si utilizzano contemporaneamente più o tutte le funzioni predisposte. Ovviamente ci sono gli indicatori di carica, ma devono essere chiari e ben visibili. Da valutare inoltre se entrambe le unità possono funzionare o no sia a corrente che a batteria.

Baby monitor a batteria: altre indicazioni

Per quanto riguarda gli indicatori di carica, è meglio se vi è un doppio segnale: luminoso ed acustico. Proprio perché il baby monitor a batteria ce lo dobbiamo portare in giro, è possibile che non ci accorgiamo dell’allarme luminoso ma percepiamo quello sonoro. Viceversa, se siamo in una situazione rumorosa (es. finestre aperte, lavatrice in funzione ecc) magari non avvertiamo il suono ma ci accorgiamo dell’allarme luminoso. Inoltre, il baby monitor deve garantire l’assenza di interferenze con altri apparecchi presenti in casa.

Un baby monitor a batteria è una scelta opportuna quando ci dobbiamo spostare frequentemente tra le stanze di casa, oppure se vogliamo lasciare il bimbo nel box sulla terrazza, o se pensiamo ad una vacanza in campeggio

Batterie: indicazioni generali

Le batterie ricaricabili sono più ecologiche rispetto a quelle usa e getta, in quanto il riutilizzo diminuisce l’impatto ambientale. Sono durature: quelle di ultima generazione “reggono” alcune centinaia di cicli di ricarica e durano anche un paio d’anni. Anche se a prima vista non sembra, perché costano di più rispetto alle usa e getta, sono più economiche: il costo iniziale si ammortizza dopo le prime ricariche. Le batterie tradizionali usa e getta sono tuttavia ancora indicate per tutta una serie di dispositivi che necessitano di energia bassa e costante: ad esempio gli orologi da parete.

Baby monitor a batteria: manutenzione ricaricabili

Se si tratta di baby monitor a batteria ricaricabile, utilizziamo sempre e solo caricabatteria originali. Vale la stessa cosa qualora dovessimo cambiare la batteria: vi sono imitazioni che sono prive del sistema che impedisce all’apparecchio di sovraccaricarsi. Proteggiamolo dagli sbalzi di tensione che possono danneggiare la batteria e stiamo attenti ad utilizzarlo solo nel range di temperatura ambiente indicata dal produttore.

Quelle usa e getta

Se si tratta di batterie usa e getta, come in tutti i casi simili dobbiamo stare attenti a togliere le batterie dell’apparecchio se pensiamo di non utilizzarlo per lungo tempo. Infatti le batterie possono in tal caso produrre reazioni chimiche dannose per i contatti ed i circuiti dell’apparecchio stesso.

Baby monitor a batteria: conclusioni

Le batterie usa e getta sono generalmente più facili da trovare, dal negozio di vicinato al supermercato. Non vale altrettanto per quelle ricaricabili, ed anche questo può essere un elemento da considerare nella scelta. Se dobbiamo ordinare quelle ricaricabili facciamolo per tempo, altrimenti rischiamo di non avere più il baby monitor funzionante. In entrambi i casi, attenzione allo smaltimento. Le batterie sono tra i rifiuti più inquinanti e vanno smaltite sempre secondo le norme stabilite dal proprio Comune.

Le batterie sono altamente inquinanti e vanno smaltite correttamente

Laura Daveggia è nata nel 1962 a Venezia, città in cui vive. Amante di musica classica, lettura e scrittura, ha pubblicato diversi articoli, sia online che cartacei, e due libri. Per breve periodo ha collaborato con Metropolitan Magazine e Fidelity House. Attualmente collabora con il blog “The Web Coffee” e con la rivista “Profilo Salute”.

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