Quando e perché utilizzare il baby monitor per gli anziani? Dettagli e caratteristiche, utilità, funzioni, migliori prodotti, fasce di prezzo

Molti di noi hanno in casa un parente anziano. Spesso, diciamolo chiaramente, è una grande risorsa: ci aiuta con i bambini e adora fare il nonno. Talvolta, però, quando comincia a “perdere colpi” diviene per noi fonte di preoccupazione in quanto rischia di farsi male e/o di provocare guai agli altri. Negli ultimi anni l’aspettativa di vita si è allungata notevolmente, e gli anziani problematici sono aumentati.

Anziano: quando cominciano i problemi

Ci sono molte situazioni in cui il nostro anziano è ancora perfettamente autonomo e durante il giorno si comporta in modo adeguato. Di notte, invece, comincia ad essere disorientato: dorme poco e male, si agita, confonde i sogni con la realtà. Capita che si alzi d’improvviso per vedere che non ci sia nessuno alla porta, che confonda gli orari e vada a far colazione alle due di notte. Peggio ancora, che decida di uscire in piena notte, magari vestito in modo sommario. Inizia il pericolo. Come fare, allora, per controllarlo in modo affidabile senza doverlo seguire fisicamente 24 ore al giorno? Un sistema di telecontrollo è una buona soluzione.

Anziano: situazioni più impegnative

Ci sono anche situazioni in cui il nostro anziano ha qualche patologia che gli crea problemi maggiori, fino a renderlo disabile. E’ possibile che sia in carrozzina, o magari non in grado di esprimersi in modo chiaro. In questi casi è ancor più importante essere sicuri che la situazione è tranquilla e che possiamo accorgerci immediatamente se ci sono problemi. La possibilità di telesorveglianza è ancora più importante.

Anziano e baby monitor

Malgrado il nome, il baby monitor non è adatto solo ai piccini! Si tratta di un sistema di controllo a distanza, composto di due parti: un trasmettitore da porre accanto alla persona che desideriamo sorvegliare ed un ricevitore da tenere con noi per essere informati su ciò che succede. Può veramente essere un aiuto immenso: ci consente di accorgerci subito se qualcosa non va anche senza essere fisicamente presenti. Ma come orientarci tra i moltissimi modelli esistenti?

Baby monitor per l’anziano: caratteristiche fondamentali

Un baby monitor trasmette audio e video dell’anziano. E’ bene sceglierne uno con audio a due vie, che consente una comunicazione bidirezionale tra lui e noi. Questa funzione dà tranquillità anche a lui: sa che può anche solo porci domande ed avere risposte in qualsiasi momento, e si sente appoggiato e seguito. Riguardo al video, è fondamentale avere un’immagine nitida, a colori, ed un display ampio, almeno da 3,5” in su. Deve integrare gli infrarossi per offrire la visione notturna: in tal modo possiamo controllare l’anziano proprio nel periodo più problematico. Nei baby monitor di fascia elevata, la videocamera ruota autonomamente per seguire l’anziano a 360°. Ciò è particolarmente utile in quelle situazioni ove l’anziano si alza in modo sconsiderato e può mettersi in pericolo.

Anziano imprevedibile

Abbiamo visto come spesso un anziano sia un po’ disorientato durante la notte. Quando si sveglia, al buio, gli mancano totalmente i riferimenti visivi e ciò contribuisce a creargli il panico. In tal caso sono particolarmente indicati quei modelli di baby monitor in cui l’unità trasmittente include un piccola luce notturna, che funge da luce di compagnia e aiuta l’anziano a ri-orientarsi quando si sveglia. Altrettanto utile è in questi casi il sensore di movimento incorporato: ci avvisa immediatamente appena l’anziano si muove, prima ancora che scenda dal letto.

Baby monitor per l’anziano: caratteristiche importanti

audio a 2 vie

ottimo display

telecamera ruotante

sensore di movimento

luce notturna

sensore di temperatura

Per l’anziano disabile

Una persona anziana di solito sente poco lo stimolo della sete e non chiede da bere, quindi tende a disidratarsi facilmente. Se disabile, può avere difficoltà ad esprimersi e quindi non riesce a dirci se ha freddo o se ha caldo. Alla notte potrebbe scoprirsi pur essendo inverno. In questi casi è fondamentale orientarsi su un baby monitor che includa anche un sensore di temperatura e umidità e relativo allarme, così da prevenire situazioni climatiche scorrette in camera dell’anziano.

Anziano e baby monitor: altre caratteristiche

Prima di scegliere, dobbiamo stare attenti anche al tipo di alimentazione dell’apparecchio. Di solito funzionano sia a batterie che a corrente, ma è importante vedere con quali batterie funzionano (ricaricabili o meno) e la loro durata. La ditta produttrice deve indicare la durata teorica nelle varie modalità: utilizzando tutte le funzioni contemporaneamente le batterie si esauriscono più in fretta e bisogna tenerne conto. Va inoltre valutata la distanza di trasmissione, che di solito all’aperto è maggiore (200-300 metri) ma all’interno si riduce fino ad alcune decine di metri.

Anziano e baby monitor: quando non siamo in casa

Spesso, pressati da impegni lavorativi e/o familiari, dobbiamo affidare i nostri anziani a figure di assistenza esterne: i badanti. Se tuttavia desideriamo essere in qualche modo “presenti” e visionare di persona ciò che succede a casa, optiamo per un baby monitor che utilizza il wifi come modalità di trasmissione. Con la specifica app fornita dalla ditta produttrice, possiamo in tal modo seguire sul nostro smartphone la giornata del nostro anziano. Una sicurezza per noi, un appoggio per i badanti ma anche un pro-memoria affinché sappiano che possiamo controllare in tempo reale il loro operato, il loro comportamento ed il modo in cui il nostro caro reagisce a ciò che fanno.

Un baby monitor che utilizza il wifi ci consente di seguire in tempo reale tramite smartphone ciò che succede a casa. Un eventuale badante può sentirsi maggiormente appoggiato, ma anche controllato a sua volta con continuità

Anziano e baby monitor: conclusioni

Abbiamo visto le necessità più frequenti che ci troviamo ad affrontare se desideriamo un sistema di telesorveglianza per un familiare anziano. Abbiamo visto anche che alcuni baby monitor hanno caratteristiche tecniche in grado di soddisfare tali necessità. Questi modelli si collocano in una fascia alta di mercato. I modelli più semplici, infatti, costano alcune decine di euro, mentre questi modelli si pongono tra i 100-200 euro. Ecco perché le nostre scelte devono essere ben ponderate: è certamente inutile fare acquisti sovradimensionati, ma anche affrontare spese che poi si rivelano inadatte a quanto ci serve. Essere informati è quindi il primo passo per un acquisto consapevole.

Laura Daveggia è nata nel 1962 a Venezia, città in cui vive. Amante di musica classica, lettura e scrittura, ha pubblicato diversi articoli, sia online che cartacei, e due libri. Per breve periodo ha collaborato con Metropolitan Magazine e Fidelity House. Attualmente collabora con il blog “The Web Coffee” e con la rivista “Profilo Salute”.

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