Come e perché scegliere un baby monitor a più canali? Info, utilità, funzioni, migliori prodotti, marche e fasce di prezzo

Il baby monitor è un dispositivo molto comodo per la sorveglianza a distanza dei nostri bambini. I canali di comunicazione del prodotto possono essere però diversi.

Di base ne esistono due tipi e si può comprendere immediatamente quale sia il modello di baby monitor che stiamo osservando semplicemente leggendo la parola “monodirezionale” o “bidirezionale“.

Questi termini indicano infatti il numero di canali di comunicazione del dispositivo che nel primo caso è uno solo, nel secondo caso invece sono due.

Questo cosa vuol dire?

Il canale di comunicazione sta ad indicare in che modo possiamo usare il dispositivo e se esso è in grado di permetterci una comunicazione bilaterale o unilaterale.

Un baby monitor è composto da due elementi:

  • l’elemento figlio, ovvero la telecamera che va posizionare in cameretta del bambino e che serve per registrare suoni e immagini da comunicare all’elemento genitore
  • l’elemento genitore che è costituito dal monitor e che serve per visionare e ascoltare immagini e suoni raccolti dalla telecamera

Questi due dispositivi sono quindi ideati per comunicare tra loro ma comunicare anche a noi ciò che accade nella camera del bambino.

Nel caso del baby monitor monodirezionale, la comunicazione è univoca perché solo noi genitori possiamo osservare ciò che ci comunica il bambino.

Il baby monitor bidirezionale è invece in grado di darci la possibilità di comunicare con il bambino stesso. La bidirezionalità sta proprio nel fatto che l’elemento genitore non è passivo ma può essere attivo dandoci la possibilità di parlare con il bambino attraverso l’elemento figlio e anche di farci vedere in video.

Perché scegliere il baby monitor bidirezionale?

La scelta del baby monitor è sempre legata alle esigenze di ognuno. In base alle funzionalità, al prezzo e a tanti altri fattori, si andrà a comprare il prodotto migliore.

Scegliere il baby monitor bidirezionale significa avere la possibilità di comunicare con il bambino e quindi una maggiore libertà nel suo accudimento. Grazie alla comunicazione possiamo tranquillizzare il bambino se piange, possiamo dirgli chiaramente che stiamo andando da lui oppure usare la nostra voce per spingerlo a riaddormentarsi.

Quando può risultare utile?

È quindi una funzionalità di certo “accessoria” e secondaria rispetto alla funzionalità base, ma può risultare utile in alcune occasioni.

Se ad esempio lavorate da casa e il bambino si sveglia proprio mentre siete nel pieno di un lavoro, dovete almeno salvarlo prima di andare di lui e dirlo al piccolo potrebbe farci “guadagnare tempo” evitando un pianto forte.

Anche se siete impegnati in cucina o in bagno o magari in una telefonata importante può risultare comodo avere la possibilità di comunicarlo direttamente al bambino con il baby monitor.

Ovviamente la funzione risulta molto più comoda ed efficiente quando il nostro appartamento è grande e magari raggiungere con la voce il bambino significherebbe urlare.

Quanto costa questo tipo di baby monitor?

La funzione a più canali di un baby monitor concorre ovviamente alla formazione del suo prezzo finale e ne rappresenta un grande aumento.

Il baby monitor bidirezionale è da inserire infatti in una fascia medio/alta di costo perché tecnologicamente i due elementi costitutivi del prodotto devono essere più avanzati.

Valutiamo quindi il suo acquisto quando pensiamo che questa funzionalità potrebbe esserci di grande aiuto e non consideriamola come valida solo perché di più recente introduzione.

Come scegliere la versione migliore

Anche nel caso del baby monitor bidirezionale è necessario fare attenzione alla qualità del dispositivo. È quindi importante in questi casi sapere quale sia la risoluzione dei monitor per avere la certezza di una nitidezza necessaria delle immagini.

È importante che l’elemento genitore abbia la funzione muto, che ci permette di non disturbare il bambino con i rumori provenienti dalla stanza dove siamo. Di solito per poter comunicare si deve premere un tasto, come gli interfoni dei supermercati, questo vuol dire che se il tasto non è premuto non ci sono pericoli di ascolto da parte dell’elemento figlio.

È inoltre possibile scegliere che la bidirezionalità sia legata solo all’audio, quindi possiamo solo parlare con il bambino che ci può ascoltare, o sia anche video. Nel secondo caso oltre alla possibilità di sentirci, il bambino potrà anche vederci su un piccolo monitor posto sull’elemento figlio.

Sono Teresa e sono di Napoli. Sono appassionata da sempre di libri, cucina e lifestyle. Mi piace chiacchierare e condividere le mie opinioni con gli altri. Il confronto è la via migliore per fare la scelta giusta e consigliarsi con gli altri è sempre utile. Sono molto attiva sui social media e sui miei profili parlo di tante cose, scambio consigli con la mia community e mi diverto. Il momento preferito della giornata per me è la colazione, che sia a casa o al bar amo svegliarmi con il mio cappuccino.

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