Nonostante la grande utilità del baby monitor, si tratta comunque di un dispositivo elettronico e in quanto tale consuma energia.
Generalmente i baby monitor sono alimentati con le pile, oppure sono dotati di una batteria ricaricabile. La loro autonomia è perciò variabile e legata al tipo di utilizzo che ne facciamo.
Quando non usiamo il prodotto, ovviamente lo teniamo spento, però c’è un modo per risparmiare ancora di più energia e fare automaticamente in modo che la durata della batteria del prodotto sia maggiore.
A cosa serve la modalità Eco
In parole povere, ciò che accade quando attiviamo la modalità Eco è:
- il display e la modalità audio si spengono dopo venti secondi di inattività, ovvero se per venti secondi di seguito il dispositivo non rileva suoni o movimenti da parte del bambino
L’autonomia della batteria in questo modo sarà maggiore e se un bimbo dorme per quattro ore totali in un giorno, magari il baby monitor sarà effettivamente in funzione solo per trenta minuti totali al massimo della sua energia. Così la batteria durerà di più e di conseguenza risparmieremo corrente elettrica inquinando di meno.
Come si attiva la modalità Eco
L’attivazione della modalità Eco è semplice, ma dipende dal modello di baby monitor che abbiamo a disposizione.
È inoltre possibile che la modalità resti attiva anche dopo lo spegnimento e quindi quando lo riaccenderemo. Tuttavia, assicuriamoci sempre che lo sia ogni volta che spegniamo e riaccendiamo il dispositivo.
Il risparmio delle onde elettromagnetiche
In alcuni dispositivi è possibile avere anche la cosiddetta modalità Eco Max che è relativa all’emissione delle onde radio.
Sappiamo bene che per avere la ricettività giusta, i due elementi devono essere sempre collegati al massimo. Per questo emettono le onde radio al massimo della potenza per comunicare in tempo reale le informazioni, facendoci quindi sapere nell’immediato se il bambino ha bisogno di noi.
Con la modalità Eco Max attiva però, accade questo:
- l’emissione di onde radio diminuisce al ridursi della distanza tra unità genitore e unità bambino, per poi aumentare di nuovo quando le due unità si allontanano di nuovo
Il dispositivo è quindi sensibile a questi cambiamenti e riducendo l’emissione di onde radio va a ridurre anche l’utilizzo della batteria. Questa riduzione si traduce in una riduzione dell’uso di corrente elettrica per ricaricare il dispositivo e quindi anche meno inquinamento.