Quando scegliere un baby monitor wifi? Utilità e caratteristiche dei migliori modelli

Se siamo da poco diventati genitori, e ci siamo chiesti come poter seguire al meglio nostro figlio anche senza essere costantemente al suo fianco, probabilmente un baby monitor è la risposta che cerchiamo. E se vogliamo anche guardare al futuro, meglio ancora un baby monitor wifi.

Baby monitor wifi: cos’è?

Un baby monitor ci consente di controllare il nostro bimbo anche se siamo impegnati in altre attività. In base ai modelli, può trasmetterci solo l’audio (cioè farci sentire se piange) oppure anche il video, e quindi farcelo sia vedere che sentire. I vari modelli sul mercato, inoltre, offrono una vasta serie di opzioni aggiuntive. E’ possibile avere sensori che misurano la temperatura nella camera del bimbo. Altri modelli consentono di proiettare piccole luci o ninne nanne per intrattenere il bebè. Tutti questi modelli sono composti da due unità: una per il bambino ed una per il genitore. Un baby monitor wifi, invece, prevede solo l’unità bambino. Tramite il wifi, l’apparecchio si connette direttamente allo smartphone del genitore.

Come funziona?

Le ditte produttrici rilasciano specifiche app da scaricare sul nostro device come qualsiasi altra app. Lo smartphone diventa quindi l’unità del genitore, e tramite lo smartphone possiamo controllare il bimbo e gestire tutte le funzioni del baby monitor anche da remoto. Quando si verificano problemi o anomalie riceviamo una notifica in tempo reale. Prima di acquistarlo, dobbiamo comunque valutare se l’app in questione sia o meno compatibile con Android e/o iOS affinché “vada d’accordo” con il nostro cellulare.

Baby monitor wifi: quando sceglierlo?

La prima risposta può venire immediata: quando siamo amanti della tecnologia, e ci troviamo a nostro agio nell’usarla. Secondo dati recenti, il 76% circa delle famiglie italiane ha un accesso ad internet, e questa percentuale sale al 95% se in famiglia è presente un minorenne. Le competenze digitali maggiori sono presenti nei più giovani: il 45% dei 20-25enni ha competenze “alte”. Aumentano tuttavia anche negli anziani; il 40% circa dei 65-74enni utilizza internet. Un dato interessante è che lo smartphone è lo strumento più utilizzato (oltre il 90%), mentre il pc da tavolo si ferma al 43%. Ne emerge la conferma di quanto abbiamo ogni giorno sotto gli occhi: lo smartphone fa ormai parte di noi, come un braccio o una mano.

Baby monitor wifi: un vantaggio enorme

Il maggiore vantaggio che ci offre un baby monitor wifi è risolvere il problema della portata. La portata è la distanza alla quale funziona un baby monitor. Quelli tradizionali funzionano entro alcune decine o centinaia di metri a seconda se sono al chiuso o all’aperto. Quelli wifi, invece, eliminano il problema, e questo ha notevoli implicazioni sulla flessibilità del sistema.

Baby monitor wifi: dove usarlo

Potremo usare questo apparecchio quasi ovunque. Ci sarà possibile andare in ufficio e vedere cosa fa la baby sitter in casa, oppure come sta il piccolo a casa dei nonni se lo lasciamo lì. Potremo alternarci nel controllo del bambino con il nostro partner scaricando entrambi l’app. E se siamo in viaggio per lavoro, possiamo ugualmente vedere e sentire nostro figlio in tempo reale. Se andiamo in vacanza, basterà portare con noi la telecamera bambino ed il nostro baby monitor funzionerà ovunque: in campeggio, in casa di amici, in un appartamento preso in affitto. L’unico problema potrebbe essere una zona scarsamente coperta, anche se oggi diventa sempre più difficile.

Altri vantaggi

Anche questi baby monitor possono integrare gli infrarossi per vedere il bimbo pure la notte al buio, o il sensore di temperatura e altre funzionalità. Ci consentono inoltre di scattare foto da remoto, quelle imperdibili espressioni di nostro figlio che potremo conservare o condividere con i nostri cari. Talvolta, in seguito alla nascita di un bambino, si decide di cambiare casa, oppure di suddividere quella attuale per ricavare un’altra cameretta. In questo caso, un modello wifi non ci creerà alcun problema di portata, come potrebbe invece succedere con un modello tradizionale.

Baby monitor wifi: alcune precauzioni

La prima raccomandazione è, ovviamente, relativa alla privacy, cui dobbiamo fare attenzione come per qualsiasi altra applicazione. Buona norma è controllare le indicazioni in materia fornite dal garante della privacy. Prima dell’acquisto sarà bene valutare se la telecamera funziona a corrente elettrica o a batteria, ed in tal caso quale è la sua autonomia. Potrebbe essere utile scegliere un modello piccolo e leggero, così da facilitarci durante eventuali viaggi.

Un baby monitor wifi può essere la scelta migliore se amiamo la tecnologia, oppure se siamo spesso fuori casa lasciando il bambino con terze persone, oppure se pensiamo di integrarlo in una “casa intelligente”

Conclusioni

I modelli wifi ci possono accompagnare verso il futuro in rapporto alla crescita di nostro figlio così come i modelli tradizionali. Ma hanno una valenza in più: sono facilmente integrabili se decideremo di rendere “smart” la nostra casa, oppure se già abbiamo un sistema del genere, anche parziale. La casa intelligente si diffonde sempre più, anche in Italia: con un unico centro di controllo potremo gestire tutto…. baby monitor compreso!

Laura Daveggia è nata nel 1962 a Venezia, città in cui vive. Amante di musica classica, lettura e scrittura, ha pubblicato diversi articoli, sia online che cartacei, e due libri. Per breve periodo ha collaborato con Metropolitan Magazine e Fidelity House. Attualmente collabora con il blog “The Web Coffee” e con la rivista “Profilo Salute”.

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