Cosa stabilisce il prezzo di un baby monitor? Caratteristiche, funzioni, materiali, tutti i dettagli e le fasce di prezzo

È utile e pratico, grazie alle sue dimensioni contenute, ed è disponibile in diversi modelli, così da offrire massima possibilità di scelta. Il baby monitor permette di “sorvegliare” il proprio bambino in qualunque momento della giornata, anche se la mamma e il papà si dedicano alle faccende domestiche o al lavoro, oppure si rilassano un po’. Rivelandosi pertanto un vero e proprio alleato nella routine quotidiana di tanti neogenitori, “alle prese” con una fase della vita senza dubbio bellissima, ma anche fonte di ansie e preoccupazioni, come è naturale che sia.

Con lo strumento in oggetto è possibile infatti essere avvisati quando il piccolo si sveglia, si muove o piange, senza che occorra un controllo costante e diretto da parte del genitore. Un grande aiuto, dunque, che spiega il motivo per il quale il dispositivo sia entrato in un numero sempre maggiore di case.

Prima di procedere all’acquisto, però, sono da considerare diversi fattori, perché l’acquisto scelto sia quello “giusto”, alla luce delle molteplici opzioni di scelta esistenti. E tra questi fattori, ovviamente, anche il costo ha un suo “perché”, facendo dirigere verso un dato prodotto piuttosto che verso un altro.

Ma  cosa stabilisce il prezzo di un baby monitor ? Proprio tutto ciò che “ruota” attorno all’apparecchio, dalla tipologia, alla struttura, ai materiali. Ci occupiamo della tematica appunto in questa sede.

Tipologia e livello di sorveglianza

La tipologia di baby monitor è il primo fattore da valutare, in quanto “determinante” il livello di sorveglianza che si desidera, variabile da genitore a genitore.

Il modello più semplice – ed anche più economico – di apparecchio è quello solo audio, una sorta di radiolina che consente di ascoltare i suoni emessi dal bambino. Costituito da due unità – l’unità-bambino e l’unità-genitore – prevede nella sua versione più “evoluta” un secondo canale di comunicazione, con cui parlare al proprio figlio da lontano, tranquillizzandolo.

Più sofisticatoe più costoso – è invece il baby monitor audio-video, che all’ascolto aggiunge la possibilità di vedere il piccolo, in virtù di una telecamera situata all’interno dell’unità-bambino, la quale trasmette in presa diretta all’unità-genitore. Che si sostanzia in un dispositivo apposito oppure in un tablet o smartphone, con le applicazioni del caso.

In linea generale, rispetto a quelli audio-video, i baby monitor solo audio contemplano un numero minore di funzioni dedicate alla sorveglianza. E ciò ovviamente si riflette sul prezzo. Propria ad esempio dei soli modelli audio-video è la visuale notturna, possibile attraverso una telecamera ad infrarossi che si attiva automaticamente al buio perché la mamma ed il papà possano usufruire della massima visibilità senza arrecare disturbo al bambino.

Portata del segnale e connettività

Un’altra caratteristica del baby monitor che va ad incidere sul suo prezzo finale è rappresentata dalla portata del segnale, che indica l’ampiezza massima della copertura del dispositivo, cioè di quanto le due unità – bambino e genitore – possono essere tra loro lontane senza che venga meno il segnale di trasmissione.

Espressa in metri, la copertura – ovvero la distanza entro cui è possibile adoperare il dispositivo stesso – è compresa tra 15 e 50 m all’interno, raggiungendo anche i 300 m all’esterno della propria casa (è necessario comunque tener conto del posizionamento del baby monitor e dell’assenza di eventuali ostacoli). I modelli migliori assicurano una copertura anch’essa migliore, un dato, questo, che incide sul costo finale.

Gli apparecchi più innovativi sono dotati di connessione Wi-fi, con lo smartphone o il tablet che fungono da ricevitori. In questo caso non vi sono limitazioni in termini di distanza e di numero di canali (che offre il baby monitor e su cui sintonizzarsi), a patto però di rimanere all’interno del proprio raggio di azione per non perdere la connessione.

Funzioni

Le funzioni sono un indicatore del (maggiore o minore) livello di sofisticatezza e di versatilità, nonché praticità di utilizzo, del dispositivo in oggetto, e – come è facilmente intuibile – “condizionano” il prezzo finale del baby monitor.

Alcune sono assolutamente irrinunciabili, come ad esempio la rilevazione della temperatura e di umidità nella cameretta del bambino, utilissima soprattutto in presenza di una salute cagionevole, oppure la rilevazione del respiro del neonato, la quale prevede sensori che si attivano nel caso in cui il piccolo non dovesse respirare per un determinato periodo di tempo (di solito un massimo di 15 secondi).

Altre funzioni, invece, pur non essendo indispensabili, arricchiscono il prodotto rendendolo più completo, facendo al tempo stesso lievitare il prezzo. Esempi sono dati dalle luci, il cui scopo è quello di calmare il bambino, o dalla possibilità di scattare foto e di realizzare video e filmati dall’unità-genitore. Così da avere un ricordo del proprio figlio da condividere con parenti ed amici.

Struttura e materiali

La struttura di un baby monitor, comprensiva delle sue dimensioni, “indica” la maggiore o minore praticità d’uso del baby monitor stesso, per quel che riguarda gli aspetti dell’autonomia e della maneggevolezza. In merito, nello specifico, alle dimensioni, esse sono da valutare ai fini di un’ottimale visualizzazione del display, come pure delle proprie esigenze in fatto di spazio e di trasporto del dispositivo in giro per la casa.

Un design un po’ più particolare – scelto ad esempio da chi preferisce “celare” il dispositivo, mimetizzandolo all’interno della stanza del piccolo – può determinare un prezzo superiore, proprio alla luce della maggiore ricercatezza e minore “essenzialità”.

Molto importanti sono i materiali di realizzazione, che incidono sulla bontà del funzionamento e delle prestazioni dell’apparecchio, come pure sulla sua longevità. E fondamentale, al riguardo, è che essi siano di ottima qualità, in plastica resistente, atossica ed antiallergica: si è infatti in presenza di un prodotto che va a contatto con il bambino, ragion per cui non deve essere nocivo o pericoloso per la sua salute.

Fasce di prezzo

Dopo aver illustrato i fattori principali che influiscono sul costo di un baby monitor, ci si chiede che cifra bisogna preventivare per un acquisto di detta tipologia.

È necessario, al riguardo, partire dalla considerazione che quanto più un modello è avanzato e “ricco” di funzionalità, tanto maggiore sarà il suo prezzo finale. E lo “scarto” può anche essere piuttosto considerevole. Ciò non vuol dire, però, che un prodotto più “basico” sia necessariamente scadente, ma solo “essenziale”, una scelta che per molti genitori può rivelarsi quella più indicata per le proprie esigenze.

Detto ciò, il range di prezzo dei baby monitor è compreso tra 30 Euro circa e importi anche superori a 400 Euro, in base, appunto, alle caratteristiche offerte: spetterà all’utente di turno individuare la tipologia di apparecchio più aderente al caso proprio e muoversi di conseguenza.

Creativa e fantasiosa, ma anche riflessiva e determinata. Laureata in Giurisprudenza “atipica”, seguo e coltivo i miei sogni e le mie effettive ambizioni, emersi con forza. Appassionata di scrittura e “curiosa” di ogni piccola grande novità tecnologica – così come  degli articoli di utilizzo quotidiano – fornisco agli utenti utili consigli in merito a prodotti che possono semplificare, migliorandola, la vita di tutti i giorni. Per un aiuto in quella che è la scelta più rispondente alle proprie esigenze.

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