Baby monitor con batteria ricaricabile o a stilo: quale dura di più?

Siamo genitori e abbiamo deciso già tutti gli acquisti necessari per il nostro bimbo. Tra questi c’è anche un baby monitor. La sola cosa su cui siamo ancora incerti è: meglio a batterie stilo o ricaricabili?

Batterie stilo o ricaricabili: perché

Il baby monitor ci permette di svolgere attività in casa, controllando a distanza nostro figlio. Infatti, l’unità del bimbo rileva ciò che succede al piccolo e lo trasmette alla nostra unità genitore; possiamo quindi sapere come va il bimbo e contemporaneamente impegnarci nella cucina, nelle pulizie o nel lavoro al pc. Ma proprio per questo, il baby monitor svolge al meglio il suo compito solo se è portatile e funziona a batterie, o almeno anche a batterie. Allora, è meglio quelle usa e getta o quelle ricaricabili?

Batterie stilo o ricaricabili: la durata

Talora le ricaricabili offrono migliori performances rispetto alle usa e getta. Nel 2019, i tre inventori delle batterie ricaricabili agli ioni di litio hanno vinto il Nobel per la chimica, aprendo le porte al “mondo ricaricabile”.

Il costo

Dal punto di vista ecologico, le batterie ricaricabili sono migliori rispetto a quelle usa e getta, dato che il riutilizzo diminuisce l’impatto ambientale. Sono durature: quelle di ultima generazione “reggono” alcune centinaia di cicli di ricarica e durano anche un paio d’anni. Il loro costo iniziale è maggiore rispetto alle usa e getta, ma alla lunga sono più economiche: il costo si ammortizza dopo le prime ricariche.

Batterie stilo o ricaricabili: l’acquisto

Le batterie stilo sono più facili da trovare, dal supermercato fino al negozio di quartiere. Quelle ricaricabili potrebbero essere più difficili da trovare. In entrambi i casi, è fondamentale non restare mai senza in casa, e soprattutto per le ricaricabili ordinarle con anticipo appena ci accorgiamo che iniziano a dare problemi. Facciamo attenzione che sul baby monitor ci sia un indicatore di carica delle batterie.

Conclusioni

Non esiste una netta superiorità di una tipologia rispetto all’altra; dobbiamo quindi valutare i pro e contro di entrambe e scegliere quanto ci sembra più opportuno per noi in base alle nostre preferenze e necessità. In entrambi i casi, dobbiamo valutare quante ore di autonomia garantiscono ed in quali condizioni, rispettare la tipologia indicata dall’apparecchio ed effettuare una manutenzione corretta. Altrettanto corretto deve essere il loro smaltimento: si tratta di uno dei rifiuti più inquinanti e bisogna seguire le indicazioni del proprio Comune di residenza.

Le batterie ricaricabili sono teoricamente migliori; ma l’elemento discriminante per il caso specifico è l’autonomia che garantiscono

Laura Daveggia è nata nel 1962 a Venezia, città in cui vive. Amante di musica classica, lettura e scrittura, ha pubblicato diversi articoli, sia online che cartacei, e due libri. Per breve periodo ha collaborato con Metropolitan Magazine e Fidelity House. Attualmente collabora con il blog “The Web Coffee” e con la rivista “Profilo Salute”.

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