Quanto ci vuole per ricaricare la batteria di un baby monitor?

Il baby monitor è un dispositivo elettronico che ci fornisce la comoda opportunità di controllare a distanza i nostri bambini. Esso è usato in special modo quando i bambini stanno dormendo, sia di notte che di giorno, poiché ci permette di controllarli senza dover abbandonare i nostri impegni o le nostre attività.

Un prodotto che quindi permette a chi si occupa di un bambino piccolo, di avere del tempo libero e tranquillo senza pensieri.

Come è fatto un baby monitor

Il prodotto è composto da due elementi distinti: la telecamera e il monitor. Il primo elemento va posizionato in camera del bambino, in maniera tale da avere una visuale ottimale sul piccolo. Possiamo quindi poggiarlo su una cassettiera o un armadietto, oppure servirci di qualche supporto apposito per agganciarlo direttamente alla culla o al lettino.

Il secondo elemento, ovvero il monitor, va invece tenuto con sé. Sarà l’adulto a tenerlo ed eventualmente portarlo con sé in casa per poter avere in tutti i momenti la possibilità di osservare il piccolo dallo schermo.

Sul mercato esistono diversi modelli di baby monitor che si differenziano in base alle loro caratteristiche tecniche, ma anche in base al tipo di funzionalità che hanno in dotazione.

Una delle differenze tecniche è anche legata al tipo di alimentazione del dispositivo.

In alcuni casi il prodotto può funzionare con delle pile che quindi sono sostituibili. Di solito si tratta di tre o quattro stilo per ogni elemento.

In altri casi il prodotto è dotato di una batteria ricaricabile, proprio come quella di un cellulare. Ovviamente sia il monitor che la telecamera ne hanno una, ed essa va ricaricata periodicamente per avere sempre il prodotto pronto per essere usato.

La batteria ricaricabile

Entrambi gli elementi hanno un indicatore di batteria residua che ci permetterà di sapere in qualunque momento se il prodotto ha bisogno o meno di essere ricaricato. Il cavo di alimentazione viene sempre fornito in dotazione al momento dell’acquisto.

Le tempistiche della ricarica dipendono dal modello ma, generalmente, si tratta di una o due ore. La tempistica è indicata sulla confezione ed è sempre importante conoscerla per poter fare i nostri calcoli e mettere il prodotto in carica quando sappiamo che di lì a qualche ora potrebbe appunto servirci.

Conclusioni

In linea generale le funzionalità di un baby monitor a pile o a batteria non cambiano molto. Ognuna delle due alimentazioni ha i suoi lati negativi. La versione a batteria può essere però più comoda perché nonostante tutto avremo nella maggior parte dei casi la possibilità di caricarlo, mentre le pile in alcune situazioni potrebbero non essere disponibili.

Sono Teresa e sono di Napoli. Sono appassionata da sempre di libri, cucina e lifestyle. Mi piace chiacchierare e condividere le mie opinioni con gli altri. Il confronto è la via migliore per fare la scelta giusta e consigliarsi con gli altri è sempre utile. Sono molto attiva sui social media e sui miei profili parlo di tante cose, scambio consigli con la mia community e mi diverto. Il momento preferito della giornata per me è la colazione, che sia a casa o al bar amo svegliarmi con il mio cappuccino.

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