Quali sono le funzioni irrinunciabili per un baby monitor da neonati? Guida alla scelta, caratteristiche, funzioni, utilità, modelli, marche e costi

 

Abbiamo tra le braccia nostro figlio neonato e ci sembra di avere il mondo in mano. E per lui cerchiamo di fare tutto il possibile ed anche di più. Se già abbiamo pensato a come fare per controllarlo al meglio pur senza essere fisicamente accanto a lui 24 ore al giorno, abbiamo capito che un baby monitor ci può essere di aiuto. Ma i baby monitor sul mercato sono tantissimi ed offrono un panorama immenso di funzioni diverse…. Che confusione! Cerchiamo di capire quali sono le funzioni irrinunciabili per un baby monitor da neonati.

Funzioni irrinunciabili: il baby monitor

Si tratta di uno strumento che ci aiuta a sorvegliare il bimbo a distanza. Si compone di due unità, una per il bambino (che sta accanto alla culla) ed una per il genitore (che sta vicino a noi). Queste due unità “dialogano” tra loro e ci informano se nostro figlio è tranquillo, se piange, se si muove o si agita. Così, noi possiamo anche riprendere serenamente le nostre attività in casa mentre un terzo occhio vigila sul nostro piccolo. Ma proprio perché deve aiutarci a controllare nostro figlio e contribuire alla sua sicurezza, il baby monitor ci deve garantire il miglior livello di sorveglianza. Esaminiamo dunque alcune funzioni imprescindibili.

Funzioni irrinunciabili: audio a due vie

Storicamente, l’audio è la prima funzione di un baby monitor. Questi apparecchi inizialmente erano simili ai walkie talkie; poi si sono evoluti ed oggi offrono molteplici opzioni. L’audio ad una via trasmette solo dal bimbo verso di noi: ci consente di sentire se piange ma non trasmette a lui la nostra voce. L’audio a due vie trasmette in entrambe le direzioni, ed è sicuramente preferibile. Possiamo parlare al piccolo, consolarlo nei brevi attimi che lo separano dal nostro arrivo, cantargli una ninna nanna. Molti studi dimostrano che parlare ai bimbi, anche piccolissimi, li aiuta in uno sviluppo corretto.

Audio: altri elementi importanti

Un baby monitor può avere un maggiore o minor numero di canali: cerchiamo quelli a maggior numero. Infatti, in questo modo ci sarà possibile selezionare il canale di volta in volta più nitido, a tutto vantaggio di una comunicazione più chiara e quindi di una sicurezza superiore. Meglio ancora, i modelli con la ricerca automatica del canale più nitido.

Funzioni irrinunciabili: il video

Si tratta di una funzione fondamentale per vedere cosa fa il bebè e come lo fa. Parametri imprescindibili sono un’ottima qualità delle immagini, che devono essere a colori, e la presenza degli infrarossi, che ci garantiscono di vedere il bimbo anche di notte al buio.    L’unità del genitore deve avere un display ampio, non inferiore ai 3.5”. E’ opportuna la possibilità di zoomare l’immagine a partire dall’unità del genitore per ingrandire dettagli relativi soprattutto al viso del bambino. Utile anche la presenza di una telecamera che auto-ruota per seguire il piccolo in tutti i suoi movimenti.

Funzioni irrinunciabili: il microclima

I parametri vitali dei piccoli nei primi mesi variano rapidamente e sono particolarmente fragili. Perciò, dobbiamo accertarci che il baby monitor abbia un sensore per monitorare temperatura e umidità ambientale della cameretta. Se il sensore rileva dati diversi da quelli preimpostati, ci invia un allarme e possiamo intervenire per correggere il problema. Fondamentale negli appartamenti molto esposti a grandi escursioni termiche, è però una funzione utile per tutti. Il neonato si disidrata facilmente; inoltre una temperatura idonea (circa 20°) aiuta a prevenire problemi respiratori.

Funzioni irrinunciabili: il respiro

Uno dei più grossi problemi con un neonato è la SIDS, o morte in culla. E’ più frequente fino ai quattro mesi di età e per prevenirla il Ministero della Salute ha dato una serie di indicazioni pratiche ai genitori. Un baby monitor con un sensore di respiro non ci dà la garanzia di prevenire questo fenomeno, ma ci offre un aiuto. Infatti, se il respiro del bimbo si arresta o scende al di sotto di parametri preimpostati, l’unità bambino ci invia un allarme immediato.

Sensore di respiro: facciamo attenzione

I baby monitor con sensore di respiro più affidabili sono classificati come dispositivi medici a norma europea: devono riportare la marcatura CE e la conformità alla Direttiva CEE 93/42 sui dispositivi medici. In quanto tali, godono delle relative facilitazioni fiscali da far valere nella dichiarazione dei redditi.

Funzioni irrinunciabili: alimentazione

Infine, l’elenco delle funzioni imprescindibili per il nostro neonato deve comprendere l’alimentazione del baby monitor. E’ abbastanza ovvio che nel caso di sensore di respiro sia alimentato a batteria: dato che sta a contatto con il corpo del bambino va evitato il rischio di folgorazioni. In tutti i casi, però, bisogna che pure l’unità del genitore possa alimentarsi anche a batteria: questo ci consente di muoverci per la casa portandola con noi per seguire il piccolo ovunque siamo. Anche l’unità bambino deve prevedere una batteria: in caso di black-out, solo così ci garantisce continuità di funzionamento e relativa sicurezza.

Conclusioni

Valutiamo dunque pacatamente quanto ci offre il mercato, ed orientiamoci verso un prodotto che ci offra tutte e solo quelle opzioni essenziali per il nostro piccolo, per la sua e nostra tranquillità.

In un baby monitor da neonati è fondamentale avere:

  • audio a due vie
  • video di ottima qualità
  • sensore di respiro e temperatura
  • alimentazione anche a batterie

 

Laura Daveggia è nata nel 1962 a Venezia, città in cui vive. Amante di musica classica, lettura e scrittura, ha pubblicato diversi articoli, sia online che cartacei, e due libri. Per breve periodo ha collaborato con Metropolitan Magazine e Fidelity House. Attualmente collabora con il blog “The Web Coffee” e con la rivista “Profilo Salute”.

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