Baby monitor più maneggevole: quale scegliere? Criteri di acquisto, materiali, dimensioni, migliori modelli e costi

Si dice che l’arrivo di un figlio ci rivoluziona la vita, ed è vero. Ma pensavamo che fosse vero dal punto di vista psicologico, organizzativo, familiare. Invece da quando siamo genitori abbiamo scoperto che è vero da un punto di vista molto pratico: insieme al nostro bimbo è arrivata in casa una quantità infinita di cose. Culla, biberon, pannolini, tutine, giochini, bagnetto…. Siamo quasi sommersi dalle sue cose; ed ora che dobbiamo pensare a come sorvegliare il pupo decidiamo di acquistare anche il baby monitor! Però, almeno vogliamo un baby monitor maneggevole!

Baby monitor maneggevole: perché

Il baby monitor ci aiuta a controllare il bimbo a distanza. L’unità bambino ci trasmette i suoi suoni (se è solo audio) e le sue immagini (se è anche video), e quindi noi con la nostra unità genitore possiamo sapere come va la situazione anche se non siamo nella sua camera. Questo ci consente di svolgere altre attività in casa con relativa tranquillità. Proprio per questo, il baby monitor deve essere portatile. Deve quindi funzionare a batteria, essere abbastanza leggero e comodo da maneggiare. Questo ci facilita anche se pensiamo che in futuro potremmo spostarci per andare in vacanza; oppure se intendiamo affidare nostro figlio ai nonni quando riprendiamo il lavoro, portando con lui anche il baby monitor.

Baby monitor maneggevole: il peso

Il primo requisito per essere maneggevole è il peso. Teoricamente, un modello che funziona solo con alimentazione di rete è più leggero. Siamo anche tentati di pensare che i modelli con meno funzioni siano più leggeri, ma questo non è vero. Per avere uno strumento maneggevole, pensiamo ad un peso di massimo 500gr: tanto quanto una bottiglietta di bibita, come quella che spesso ci portiamo in borsa o nello zainetto.

Cosa influisce sul peso e cosa no

Il numero di funzioni non influisce sul peso. Esistono baby monitor solo audio che pesano 300 gr, e modelli con audio+video+funzioni ulteriori tipo ninne nanne e sensore di temperatura che pesano circa 10gr in più. Anche l’ampiezza del display non influisce sul peso. Esistono infatti modelli con display da 3.5’’ che pesano ben 700gr, e modelli con display da 4’’ che pesano circa 300 gr o poco più. Dunque, il consiglio è di verificare di volta in volta il peso del singolo modello che esaminiamo. Sul peso dello strumento possono influire invece i materiali usati per la costruzione ed il tipo di telecamera: di solito, i modelli con telecamera ruotante sono più pesanti.

Baby monitor maneggevole: la forma

Il secondo requisito per essere maneggevole è la forma. In quanto strumenti destinati ai bimbi, tutti i modelli presentano un design con bordi ed angoli molto dolci. Indubbiamente, però, i modelli di forma più compatta e senza antenne sporgenti sono più maneggevoli. Meglio ancora se hanno una base larga e stabile: si prestano meglio ad essere posizionati ovunque ci troviamo. La forma compatta e l’assenza di antenne sporgenti li rende anche facilmente riponibili in una borsa se dobbiamo portarli con noi, senza timore di rovinarli.

Baby monitor maneggevole: accessori per appenderlo

Il terzo requisito è la possibilità di appenderlo. Abbiamo visto che un baby monitor deve “seguirci” in giro per la casa, e non è pensabile che ce lo abbiamo sempre in mano: sarebbe molto scomodo. Quindi per essere maneggevole deve avere qualche accessorio tipo clip o cordino per consentirci di appenderlo in cintura o al collo. Meglio ancora, se in dotazione ha anche diversi supporti per appenderlo alla culla piuttosto che appoggiarlo su un mobile: questo ci faciliterà il posizionarlo ovunque ci troviamo.

Conclusioni

La “maneggevolezza” non dipende da un solo aspetto tecnico, ma da un insieme di caratteristiche, che dobbiamo valutare attentamente prima di decidere cosa acquistare.

Per scegliere il modello più maneggevole, dobbiamo considerare peso, forma ed accessori per appendere il singolo modello

Laura Daveggia è nata nel 1962 a Venezia, città in cui vive. Amante di musica classica, lettura e scrittura, ha pubblicato diversi articoli, sia online che cartacei, e due libri. Per breve periodo ha collaborato con Metropolitan Magazine e Fidelity House. Attualmente collabora con il blog “The Web Coffee” e con la rivista “Profilo Salute”.

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