Baby monitor più costosi: migliori prodotti di Aprile 2024, prezzi, recensioni

Da giovani siamo spesso un po’ superficiali, “faciloni”. Quando diventiamo adulti maturiamo, siamo più pacati, attenti a molti aspetti in precedenza trascurati. Tra questi c’è la sicurezza. E quando diventiamo genitori questo aspetto diventa addirittura prioritario: cerchiamo sicurezza per noi, per la nostra famiglia, per nostro figlio. Lo vediamo così fragile, così dipendente, e la responsabilità che abbiamo nei suoi confronti ci spaventa un poco. Perciò, se abbiamo pensato ad un baby monitor per nostro figlio, vogliamo il meglio, e spesso lo identifichiamo con i più costosi.

I più costosi: cosa significa?

Una opinione abbastanza diffusa identifica i prodotti a maggior prezzo come quelli migliori. Vale in tutti i settori, vale anche per i baby monitor. In realtà, spesso non è così. Un prodotto di minor prezzo non è necessariamente di qualità inferiore, talvolta ha solo meno funzionalità di altri ma può essere ottimo nella sua categoria. Questo è particolarmente vero per i baby monitor, dato che quelli più costosi possiedono un maggior numero di funzioni rispetto agli altri. E questo di solito garantisce maggior sicurezza.

I più costosi: quali funzioni

Un baby monitor, di per sé, è uno strumento abbastanza semplice. Un trasmettitore, l’unità bambino, capta ciò che succede al piccolo e lo trasmette al ricevitore, o unità genitore. In questo modo, possiamo controllare momento per momento il nostro bimbo anche se non siamo fisicamente vicino a lui. Così possiamo accorgerci subito se riposa, piange, si muove, se ha bisogno di noi. Audio e video sono le funzioni basilari, ma presentano molte variabili. Poi ci sono opzioni aggiuntive, che migliorano la possibilità di controllo. Esaminiamo le varie funzioni e cerchiamo di capire di più.

I più costosi: audio e variabili

La modalità più semplice è l’audio ad una via. Possiamo sentire se il piccolo piange, ma non possiamo far arrivare a lui la nostra voce. Con la modalità a due vie, invece, anche noi possiamo fargli arrivare la nostra voce. Questo è importante perché lui si senta subito rassicurato anche nei brevi attimi che intercorrono fino al nostro arrivo. Un aspetto importante è la possibilità di regolare il volume dell’audio per avere sempre una modalità confortevole.

I più costosi: video e variabili

Attualmente tutti i baby monitor offrono immagini a colori. Un display LCD grande e un’immagine nitida facilitano molto una visione ottimale. E’ fondamentale che la telecamera integri gli infrarossi, per poter vedere il bimbo anche di notte. In alcuni modelli la telecamera ruota automaticamente seguendo eventuali movimenti del bambino.  In tal caso ciò che fa la differenza sono gli angoli di rotazione: se sono più ampi, la visuale è più completa. Ancora meglio se la telecamera è regolabile anche tramite l’unità genitore; possiamo in tal modo vedere meglio qualche dettaglio che ci interessa, e magari anche zoomare sull’immagine.

I più costosi: più telecamere

I modelli più avanzati supportano più di una telecamera con una sola unità genitore: diventano utilissimi, p.es, se abbiamo più figli e vogliamo controllarli contemporaneamente in stanze diverse. E’ possibile alternare le telecamere manualmente, ma esiste anche una funzione di “auto-scan” che alterna in automatico le visuali dopo un tempo preimpostato.  Ovvio che i prezzi lievitano, considerando che esistono anche modelli dotati di défault di più telecamere.

I più costosi: i sensori

Negli ultimi tempi i baby monitor si sono arricchiti di una vasta gamma di sensori per monitorare altre funzioni. E’ il caso, ad es, dei sensori di temperatura e umidità, utili a garantire sempre un microclima ideale. Qualora questi valori si discostino da parametri preimpostati, il baby monitor allerta i genitori. Un altro esempio è il sensore del respiro, che avverte i genitori dell’assenza di movimenti respiratori nel bimbo. Oppure il sensore di movimenti sospetti, che avvisa i genitori se rileva movimenti strani nella cameretta del bebè.

I più costosi: le opzioni in più

Tra le funzioni accessorie, da segnalare la rubrica telefonica integrata, su cui è possibile annotare i principali recapiti familiari ed extrafamiliari. Diventa utilissima se dobbiamo lasciare il bimbo ad una tata o comunque a terze persone, in modo che abbiano a portata di mano i numeri per eventuali imprevisti o emergenze. Altra funzione è la possibilità di trasmettere ninnenanne per distrarre il piccolo se ci rendiamo conto che sta facendo capricci, oppure per intrattenerlo sino al nostro arrivo. Analoga funzione svolge la proiezione a soffitto di luci gradevoli. Una funzione rassicurante ha invece la presenza sull’unità bambino di una luce notturna di compagnia.

I più costosi: alimentazione

Questi strumenti di solito funzionano a batteria e corrente. Ciò che fa la differenza è la presenza di entrambe le opzioni sulle due unità, il tipo e la durata della batteria. Si tratta in genere di batteria ricaricabile, che può avere diverse ore di autonomia. Un baby monitor non è considerato “strumento salvavita”, quindi non dà diritto a salvaguardia da black out programmati o priorità di ripristino in caso di danni. Se l’autonomia è molto buona (7-10 ore) il baby monitor ci garantisce una discreta tranquillità anche in caso di black out, soprattutto per la notte. Deve esserci, ovviamente, un indicatore di batteria scarica.

I più costosi: quelli “intelligenti”

Parallelamente allo sviluppo tecnologico, si sono diffusi i baby monitor smart. Grazie al wifi, si collegano a smartphone e tablet, ci consentono di risolvere i problemi di portata e di seguire nostro figlio anche dal posto di lavoro o dovunque ci troviamo. Tramite una app dedicata ci è possibile gestire direttamente dal telefono tutte le funzioni del baby monitor, scattare foto e video e condividerle con altri familiari. Un plus è la facile integrabilità con altri elementi di una casa “smart”, che in molte situazioni è già una realtà. Va verificata la compatibilità con il sistema Android e/o iOS.

I più costosi: conclusioni

Al di là delle attenzioni che come genitori poniamo per la sicurezza dei nostri figli, è anche la società attuale che incentiva il “tutto sotto controllo”. Se desideriamo garantirci la massima sicurezza nei limiti del possibile, ci conviene sicuramente optare per strumenti più costosi che offrono un maggior livello di funzionalità. Ma i prezzi possono arrivare anche alla soglia dei 300 euro: dobbiamo quindi essere informati e consapevoli prima di scegliere. 

Un baby monitor più costoso offre più funzioni, quindi può consentire un livello di sicurezza più alto

Laura Daveggia è nata nel 1962 a Venezia, città in cui vive. Amante di musica classica, lettura e scrittura, ha pubblicato diversi articoli, sia online che cartacei, e due libri. Per breve periodo ha collaborato con Metropolitan Magazine e Fidelity House. Attualmente collabora con il blog “The Web Coffee” e con la rivista “Profilo Salute”.

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