Baby monitor e copertura: cosa c’è da sapere? come trovare il modello migliore? Guida, consigli e migliori prodotti

Ci è nato un bimbo! Siamo alle prese con poppate, pannolini, bagnetto e coccole. E certamente ci chiediamo pure come sorvegliarlo nel modo migliore anche quando siamo impegnati altrove. Abbiamo pensato ad un baby monitor? E’ senz’altro un’ottima idea, ma dobbiamo capire come funziona la copertura.

Copertura: una funzione importante

Il baby monitor è una sorta di “terzo occhio” che ci consente di sorvegliare nostro figlio mentre siamo contemporaneamente impegnati in altre attività. I modelli solo audio ci trasmettono solo i suoni: quindi possiamo accorgerci se piange o è tranquillo. I modelli con il video ci trasmettono anche le immagini, perciò possiamo sia ascoltarlo che vederlo. Quasi tutti i modelli hanno inoltre una o più opzioni aggiuntive, ad es. la possibilità di controllare la temperatura nella stanza del piccolo. Altri consentono di proiettare luci o ninne nanne per intrattenerlo oppure avere una rubrica telefonica in cui annotare i numeri di emergenza. Ma la funzione più importante da valutare prima di acquistarne uno è la copertura.

Copertura: di cosa si tratta

La copertura è la distanza entro la quale possiamo utilizzare il baby monitor e viene espressa in metri. In genere è maggiore nei modelli audio e video piuttosto che in quelli solo audio, ma varia abbastanza da modello a modello. Le ditte produttrici riportano 100-200-300 metri in esterno, ma dobbiamo considerare che all’interno questa distanza si riduce notevolmente. Infatti, i muri degli edifici (soprattutto quelli molto spessi), i mobili o le suddivisioni di un appartamento inficiano la copertura.

Copertura: come regolarsi?

Prima di acquistare un baby monitor, dobbiamo considerare sia i dati indicati dalla ditta produttrice, sia la conformazione della nostra casa. Un baby monitor che riporta una copertura tipo 300 metri all’esterno e 50 all’interno potrebbe essere qualitativamente migliore di uno che ne riporta una da 150 e 15 metri rispettivamente. Circa la nostra casa, se viviamo in un open space la trasmissione sarà probabilmente ottima. Se viviamo in un appartamento con molte suddivisioni, magari con stanze ricavate in tempi successivi oppure in due piani, la copertura potrebbe ridursi in modo drastico.

Copertura: altri fattori importanti

Questo valore influenza la nostra libertà di movimento e la possibilità di collocare il baby monitor in un posto anziché in un altro. Ma è importante tenere presente che se cambiamo situazione può cambiare anche la copertura. Se p. es. lasciamo il bimbo a casa dei nonni finché siamo al lavoro e mettiamo lì il baby monitor, è possibile che vi sia una copertura diversa rispetto a casa nostra. La stessa cosa può succedere se per le ferie prendiamo in affitto un appartamento oppure ci rechiamo in casa di amici. La copertura potrebbe variare anche se, p.es, dopo la nascita di nostro figlio decidessimo di cambiare casa perché quella attuale è diventata troppo piccola.

Il numero di canali

Diversi modelli di baby monitor offrono un diverso numero di canali per comunicare. Ad un maggior numero di canali corrisponde una maggiore facilità di sintonizzarsi su quello più nitido e quindi di avere una comunicazione più chiara, sia audio che video. In alcuni modelli la ricerca del canale di volta in volta più nitido è automatica. Nei modelli che utilizzano la tecnologia DECT, la stessa usata dai telefoni cordless, la comunicazione è migliore in quanto priva di interferenze.

Copertura: i modelli smart

Il problema della copertura si risolve totalmente con i cosiddetti baby monitor smart. Grazie al wifi, questi modelli si collegano direttamente al nostro smartphone o tablet che assume così la funzione di unità del genitore. Tramite una specifica app rilasciata dalle case produttrici, possiamo gestire dallo smartphone tutte le funzioni del baby monitor ed avere sotto controllo il bimbo ovunque siamo. Ciò significa che riusciamo a seguire la situazione in tempo reale anche se lasciamo nostro figlio alla tata e andiamo al lavoro. Inoltre, scaricando l’app entrambi i genitori possono alternarsi nel controllo del piccolo. L’attenzione da avere in questi casi è verificare la compatibilità dell’app con il nostro device, in base al sistema Android o iOS.

Altri vantaggi dei modelli smart

Se pensiamo di utilizzare il baby monitor in posti diversi, oppure lasciamo il bambino dai nonni anziché a casa con la baby sitter mentre siamo al lavoro, il baby monitor smart è indubbiamente la scelta migliore. Questi modelli ci offrono inoltre il vantaggio di poter condividere le immagini del nostro piccolo anche con eventuali parenti lontani, che non hanno la possibilità di venire a trovarci. Tutta la famiglia riuscirà in tal modo a non perdere i momenti più significativi della crescita del nostro piccolo.

Copertura: conclusioni

E’ quindi evidente che per fare un acquisto consapevole dobbiamo informarci su cosa offre il mercato, ma soprattutto confrontare tale offerta con la nostra situazione abitativa e le nostre esigenze di vita.

La copertura è la distanza entro la quale possiamo utilizzare il nostro baby monitor. E’ uno dei principali parametri da considerare prima dell’acquisto e deve essere attentamente confrontata con la conformazione della nostra casa. Diversamente, possiamo rischiare di avere un baby monitor inutilizzabile

Laura Daveggia è nata nel 1962 a Venezia, città in cui vive. Amante di musica classica, lettura e scrittura, ha pubblicato diversi articoli, sia online che cartacei, e due libri. Per breve periodo ha collaborato con Metropolitan Magazine e Fidelity House. Attualmente collabora con il blog “The Web Coffee” e con la rivista “Profilo Salute”.

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