Baby monitor audio-video a meno di 100 euro: quale acquistare? Consigli, funzioni, migliori modelli

La nascita di un figlio è sempre fonte di gioia, ma spesso anche di preoccupazioni. Pensieri su come ci cambierà la vita, come accudirlo al meglio; ma anche preoccupazioni di tipo economico. Anche se nostro figlio è arrivato al momento giusto, è indiscutibile che le spese con un bimbo aumentano, e non poco. Ecco perché dobbiamo cercare di conciliare tra loro vari aspetti, e questo vale anche per il baby monitor. Vorremmo questo strumento perché ne conosciamo l’utilità ma il nostro budget lo prevede a meno di 100 euro: è possibile?

Meno di 100 euro: perché un baby monitor

Acquistare un baby monitor è un investimento in sicurezza e tranquillità. Non ci sostituisce, ovviamente, ma ci aiuta a controllare il bambino mentre è nella sua camera e noi svolgiamo altre attività in casa. E’ importante che ci possa trasmettere sia l’audio che le immagini del piccolo, e che ci garantisca una buona sicurezza. Come ogni investimento, spendiamo volentieri a patto di restare nei limiti prefissati ed a patto che ne valga la pena.

Meno di 100 euro: cominciamo la ricerca

Il prezzo dei baby monitor, di solito, aumenta all’aumentare delle funzioni incluse. Il primo passo da fare è quindi definire quali funzioni sono imprescindibili ed a quali invece possiamo rinunciare. La prima funzione è un audio a due vie, che ci consente di udire i suoni emessi dal bimbo ma anche di fargli arrivare la nostra voce. Questo ci sarà utile se piange per tranquillizzarlo finché arriviamo da lui, o per accennargli una ninna nanna se comincia a frignare, o per parlare con lui quando sarà più grandicello.

Altri requisiti per l’audio

Devono esserci più canali di comunicazione, possibilmente con ricerca automatica, in modo da avere sempre una comunicazione nitida. Meglio se è presente anche la possibilità di regolare la sensibilità del microfono. La tecnologia DECT garantisce una comunicazione chiara e sicura.

Meno di 100 euro: il video

Per quanto riguarda il video, le immagini devono essere nitide e a colori. Requisito fondamentale è la possibilità di vedere il bimbo anche di notte grazie all’integrazione degli infrarossi. Questa funzione aumenta la sicurezza. Possiamo invece sacrificare un po’ l’ampiezza del display sull’unità del genitore, e sul mercato esistono vari baby monitor con queste caratteristiche ed in questa fascia di prezzo.

Altre opzioni

Al di là di queste caratteristiche fondamentali, in questa fascia di prezzo possiamo trovare qualche altra funzione utile. La prima è il sensore di temperatura. La regolazione corporea del bimbo, specie se molto piccolo, è fragile, ed avere un sensore che registra temperatura e umidità della cameretta è importante. Se questi valori si discostano da ciò che avevamo preimpostato, il baby monitor attiva un allarme per farci intervenire a correggere la situazione.

 Meno di 100 euro: alimentazione

Un altro aspetto fondamentale è la modalità di alimentazione del nostro apparecchio. Dato che ci deve servire per sorvegliare il piccolo a distanza, l’unità del genitore deve necessariamente funzionare con corrente di rete ma anche a batteria. Sarebbe tuttavia utile che anche l’unità bambino funzioni a batteria, per garantirci contro possibili black-out. Meglio se a batterie ricaricabili, che offrono in genere migliori performances rispetto alle usa e getta. Informiamoci se nel prezzo sono incluse le batterie o meno.

Meno di 100 euro: l’acquisto

Abbiamo visto le funzioni imprescindibili, e sul mercato esistono vari modelli di baby monitor che ce le offrono al di sotto del prezzo che ci interessa. Possiamo invece rinunciare ad altre opzioni che talora sono incluse nei baby monitor, come le ninne nanne, le luci da proiettare per divertire il bimbo o la possibilità di scattare fotografie a partire dall’unità del genitore. Ma prima di acquistare, qualche considerazione anche sulle case produttrici.

Meno di 100 euro: perché valutare le ditte

Un baby monitor è una spesa importante non tanto o non solo per il prezzo, ma soprattutto perché riguarda la sicurezza di nostro figlio. Dovendo stare entro un budget definito abbiamo tre possibilità: rinunciare ad alcune funzioni non essenziali, scegliere oculatamente la ditta produttrice, acquistarlo usato. Della prima possibilità abbiamo già parlato, quindi ora vediamo le altre due.

 Meno di 100 euro: da chi acquistare

L’acquisto presso ditte nate da poco di solito offre il vantaggio di prezzi più bassi, ma essendo sul mercato da pochi anni non ci garantisce né un’esperienza sul lungo periodo né, verosimilmente, una discreta assistenza e pezzi di ricambio. Per contro, ditte che da decenni sono sul mercato hanno in genere prezzi più alti, ma enorme esperienza e casistica ed offrono ottima assistenza post-vendita. L’ultima possibilità è l’acquisto da un privato: molte famiglie rivendono un baby monitor, perché non lo usano più o perché hanno sbagliato l’acquisto. Il prezzo è di solito molto conveniente, ma in genere le garanzie sono nulle.

Conclusioni

E’ importante sapere che per la spesa che abbiamo definito possiamo acquistare un buon baby monitor; poi, come in ogni situazione, sta a noi informarci e scegliere in base alle nostre priorità.

Esistono baby monitor di buona qualità sotto i 100 euro. Valutiamo prima dell’acquisto: le funzioni essenziali, quelle superflue e la tipologia di venditore

Laura Daveggia è nata nel 1962 a Venezia, città in cui vive. Amante di musica classica, lettura e scrittura, ha pubblicato diversi articoli, sia online che cartacei, e due libri. Per breve periodo ha collaborato con Metropolitan Magazine e Fidelity House. Attualmente collabora con il blog “The Web Coffee” e con la rivista “Profilo Salute”.

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