Baby monitor a unità fissa o mobile? Quale scegliere? Criteri di acquisto, caratteristiche, differenze e migliori prodotti

Quando i bambini sono piccoli hanno bisogno di tantissime attenzioni. È importante che l’ambiente in cui vivono sia non solo sano ed igienizzato, ma anche adatto a loro. Il bambino deve essere libero di esplorare e, per la felicità anche dei genitori, è importante che viva in un posto sicuro, privo (o quasi) di pericoli.

Non è semplice adattare una casa ad un bambino, bisogna riorganizzare spesso gli spazi per inserire tutte quelle cose che con il tempo serviranno. La culla, il fasciatoio, armadietti per i vestiti e tutte le sue cose, e ovviamente spazio per i giochi.

La convivenza con un bambino può essere pesante, in particolare perché hanno bisogno di presenza ed attenzione costante. Tranne quando sono impegnati nel loro riposino quotidiano. Quando dormono siamo liberi di poterci rilassare o dedicarci alle nostre passioni, al nostro lavoro, a tutte le nostre incombenze quotidiane.

Si tratta perciò di un paio d’ore da sfruttare al massimo per dedicarci a noi stessi. Quando però dormono, di certo ai genitori non va via magicamente il pensiero di controllare che stiano bene. È infatti molto difficile proprio lasciare che le ore a nostra disposizione vengano sfruttate in ogni minuto perché abbiamo sempre il pensiero di controllare ogni tanto che in camera del bimbo o della bimba sia tutto a posto.

Un pensiero che, se facciamo due conti, ci porta via comunque del tempo e soprattutto ci deconcentra, lasciandoci insoddisfatti. In generale, non siamo mai tranquilli.

Un modo per risolvere questa problematica però c’è: installare un baby monitor. 

Cos’è un baby monitor?

Il baby monitor è un dispositivo semplice ma rivoluzionario che risponde proprio all’esigenza di ogni genitore di avere del tempo per sé stesso, senza rinunciare alla gestione dei pargoletti.

Esso è infatti stato ideato per darci modo di controllare a distanza i bambini. In questa maniera potremo approfittare al meglio dei momenti in cui loro dormono o sono impegnati con i loro giochi o magari guardano i cartoni. Se stiamo lavorando o magari preparando la cena, non dovremo lasciare tutto ogni cinque/dieci minuti per andare nell’altra stanza e controllare, basterà dare un’occhiata allo schermo del monitor.

Una situazione di certo molto più comoda perché ci toglie quell’ansia di dover controllar fisicamente il bambino e ci permette un paio d’ore di tranquillità.

Composizione ed installazione di un baby monitor

Il baby monitor è composto da due elementi distinti che comunicano, ovviamente, tra di loro. Il primo elemento è proprio il monitor che è portatile ed ha una dimensione abbastanza compatta, somiglia ad un piccolo tablet, magari un po’ più grande di uno smartphone. Il secondo elemento è la telecamera. Questa va posizionata nella camera del bambino, o comunque nella stanza dove sta dormendo o giocando. È importante l’angolazione e la posizione della telecamera perché dobbiamo avere la possibilità di un’inquadratura ampia ma concentrata sul bambino.

I modelli di baby monitor disponibili sul mercato sono moltissimi. Con il tempo, dal modello classico e semplice, si è passati a versioni molto più avanzate tecnologicamente che ci permettono di avere funzionalità utilissime.

È però, come per tutte le cose, una scelta soggettiva. Le funzionalità aggiuntive del baby monitor non sono sempre necessarie, e sarà perciò nostra cura scegliere il modello che più ci aggrada e ci accontenta.

I vari modelli disponibili di baby monitor

Il modello base del baby monitor ha solo la funzione video: ci permette perciò di vedere cosa sta facendo il nostro bambino mentre siamo in due stanze differenti. Questa versione è adatta alla maggior parte delle situazioni, ma soprattutto quando il nostro appartamento non è molto ampio e possiamo comunque sentire eventuali rumori dalla stanza del nostro piccolo. La vista è quindi l’unica cosa di cui abbiamo bisogno e che ci fa capire che il bimbo sta ancora dormendo, si sta svegliando, o magari è necessario aggiustargli la coperta per non fargli prendere freddo.

Oltre alla funzione video è possibile avere in aggiunta anche la funzione audio.

Il prodotto in questo caso è dotato di un altoparlante sul monitor e un microfono sulla telecamera. Potremo quindi non solo vedere il bimbo ma anche sentire eventuali pianti, vagiti o rumori direttamente dal monitor. È la versione ideale per chi ha una casa più grande e potrebbe risultare difficile sentire con chiarezza il bambino. È il modello perfetto per chi vuole avere un controllo completo sul bambino, ed è anche ottima quando magari sappiamo di doverci impegnare sul lavoro mentre il bambino dorme. Se ad esempio siamo al computer e siamo concentrati su un lavoro, potremo perderci qualche immagine del monitor. Se però abbiamo anche l’audio, siamo sicuri che, oltre a buttare l’occhio ogni tanto, riusciremmo a sentire se il bimbo si lamenta in qualche modo.

In alcuni casi il baby monitor può anche darci modo di comunicare con il nostro bambino. In questi casi il prodotto è detto bilaterale.

La comunicazione può essere solo vocale, oppure vocale e visiva. Avremo un microfono a disposizione sul monitor e potremo parlare con il nostro bambino mentre ci stiamo avvicinando alla sua camera. È un’opzione che può servire per tranquillizzare il bimbo che piange nel frattempo che lo raggiungiamo. Può essere utile quando magari lui si è svegliato ma noi nel frattempo abbiamo bisogno di un minuto per non far bruciare la cena e allora nel frattempo gli parliamo evitando che si spaventi o continui a piangere.

Oltre a queste funzionalità, il baby monitor si distingue anche in base ad altre caratteristiche. In particolare, è possibile avere un baby monitor fisso, oppure mobile. Le due unità del prodotto, telecamera e monitor, possono infatti essere mobili e quindi trasportabili in qualunque stanza della casa ed anche fuori, oppure fisse e perciò non trasportabili.

La scelta è anche in questo caso soggettiva, da gestire in base alle nostre esigenze.

È comunque certo che la versione mobile è più economica della fissa, ed è anche molto più pratica e comoda.

Ci sono comunque vantaggi e svantaggi in entrambi i casi, vediamoli insieme.

Baby monitor a unità fissa: quali sono i vantaggi

Un baby monitor con unità fissa è molto simile, se non uguale, ad un sistema di videosorveglianza. È composto da una o più telecamere e da un piccolo monitor portatile. Le telecamere vanno installate da un tecnico apposito e sono fisse perciò dobbiamo scegliere una sola stanza o comunque una posizione stabile dove installarle.

Il controllo avviene con il monitor che è portatile, ma questo modello ha anche la possibilità di connettersi al computer o allo smartphone per un controllo da remoto, che ovviamente può essere fatto anche da casa. È ideale per chi vuole un prodotto più tecnologico e complesso che non serve solo ed esclusivamente per il controllo dei bambini piccoli, ma servirà anche in futuro quando i ragazzi si saranno fatti grandi e anche per questioni di sicurezza. Potremo vedere se ci sono dei ladri in casa, se la donna delle pulizie si comporta nel modo giusto o se, ad esempio, gli operai lavorano bene.

Il costo di un sistema del genere è importante, possiamo infatti inserire il prodotto in una fascia di prezzo alta. 

Baby monitor a unità mobile: i vantaggi

La versione del baby monitor con l’unità mobile è quella più comune ed anche più economica. Si tratta della versione classica con il monitor e la telecamera portatili che quindi possono essere posizionati dove vogliamo. È molto più comoda come versione proprio per questo motivo perché magari abbiamo la culla in camera da letto e non nella camera del bimbo. È pratico anche per eventuali spostamenti, in viaggio, in vacanza, o magari se lasciamo il bambino dai nonni e quindi è necessario portare il baby monitor con noi.

Poter posizionare la telecamera dove vogliamo è inoltre comodo perché quando acquistiamo un baby monitor per la prima volta non sappiamo bene come usarlo. Sarà utile fare qualche prova e quindi capire se riusciamo ad avere la visuale giusta mettendo la telecamera sul fasciatoio, sul comodino, sulla scrivania, o magari è necessario un supporto per metterla proprio sul lettino del piccolo.

Questa versione del baby monitor ha poi un costo più contenuto rispetto alla versione fissa. Possiamo collocare questo articolo in una fascia di prezzo medio/alta ed è quindi possibile spendere il budget che desideriamo in base alle nostre esigenze. Anche se abbiamo scelto un prodotto con più funzioni, all’avanguardia, non arriveremo mai a spendere una cifra alta come nel caso dell’unità fissa.

Conclusioni

In conclusione, possiamo quindi affermare che l’uso del baby monitor è consigliato a tutti i genitori. E che in base al budget, alle loro esigenze e al problema che desiderano risolvere, sceglieranno la versione migliore. Non esiste infatti un prodotto migliore di un altro, ma solo criteri d’acquisto differenti che portano a spese differenti.

Sono Teresa e sono di Napoli. Sono appassionata da sempre di libri, cucina e lifestyle. Mi piace chiacchierare e condividere le mie opinioni con gli altri. Il confronto è la via migliore per fare la scelta giusta e consigliarsi con gli altri è sempre utile. Sono molto attiva sui social media e sui miei profili parlo di tante cose, scambio consigli con la mia community e mi diverto. Il momento preferito della giornata per me è la colazione, che sia a casa o al bar amo svegliarmi con il mio cappuccino.

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